Imola

Imola

24 Settembre 2021

Cosa abbiamo fatto

Uno dei bisogni legati all’inclusione sociale è quello di far emergere l’Arte dei migranti nei centri città o nei centri giovanili per dare visibilità a esperienze di integrazione. La creatività parte dall’ascolto della propria comunità, non è solo una questione di età ma di stimolo e curiosità. Per questo la creatività ha bisogno di esprimersi in ogni angolo della città. 

I giovani sono tra coloro che risentono maggiormente degli effetti delle crisi (sanitaria e ambientale), sono il collante della società per questo è importante dare maggiore visibilità ai centri giovanili. Anche il problema delle barriere architettoniche è molto sentito. Necessario destinare i fondi non solo per le attività sportive ma anche per quelle culturali. Nel mondo della scuola risulta importante stare al passo con le nuove tecnologie, rinnovare la modalità di fare lezione (stop alle lezioni esclusivamente frontali) e l’orientamento al mondo del lavoro, formando alle nuove competenze di cui la società e il mondo dell’impresa hanno bisogno. C’è la necessità di ridare la giusta dignità alle scuole tecniche e professionali. La qualità non sta solo nei licei ma anche nelle materie pratiche e altre indirizzi. 

Proposte emerse

Inclusione sociale

Promuovere cene multietniche cittadine e dare visibilità all’Arte migranti nei centri città o nei centri giovanili per incentivare esperienze di integrazione. Iniziative  di web meeting dedicate alla condivisione di esperienze o passioni comuni tra i giovani.  Creare una rete di associazioni di volontariato che possano ospitare giovani al fine di lavorare con le realtà fragili (open day del volontariato). Creare dei progetti specifici per l’integrazione delle persone con disabilità nel mondo dello sport e potenziare l’accessibilità attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle strutture educative e sportive.

Lotta alle diseguaglianze

Contrastare la povertà educativa attraverso i patti di comunità. Incentivare percorsi di Media Education per contrastare il digital divide per l’accesso agli strumenti digitali. 

LGBTQI

Collaborazione tra Associazioni come Arcigay, Maschile Plurale, Trama di Terre e scuole con progetti di decostruzione degli stereotipi di genere. Collaborazione tra spazio pubblico lgbtqi e Consultorio.

Legalità

Incontri di  formazione e percorsi sulla legalità nelle scuole e nei centri giovanili sulle infiltrazioni mafiose in regione in collaborazione con Libera, incontri di formazione sulle sostanze stupefacenti con Sert, Progetto Vivere. Organizzare campi cittadini di Estate Liberi (anche di pochi giorni e in sedi vicine) per far vivere e conoscere esperienze dirette di coraggio e impegno. Legalizzazione della cannabis e incontri di divulgazione/dibattito per i giovani.

Parità di genere

Percorsi di educazione sessuale nelle scuole. 

Scuola, formazione e alte competenze

Le/i giovani richiedono un maggiore potenziamento dell’orientamento al lavoro attraverso l’incontro con esperti e professionisti del mondo del lavoro per portare esperienze lavorative nuove nelle scuole. Conoscere le nuove competenze di cui la società e il mondo del lavoro hanno bisogno. Potenziare la collaborazione tra scuola e impresa con lo sviluppo di laboratori insieme. Promuovere le scuole tecniche e professionali come i Licei. Sviluppare maggiormente progetti come COMETA. Peer education nell’orientamento. Avere più spazio per parlare di tematiche sociali a scuola. Maggiore formazione su smart grid e blockchain

Startup

Potenziare e far conoscere i co-working. Promuovere il mondo delle startup sin dalle superiori con progetti come Experiment o Vitamina C promosse dal mondo cooperativo. Creazione di luoghi in cui è possibile lavorare e studiare favorendo anche la nascita di startup. Istituire un incubatore regionale di startup con fondi privati e pubblici che finanziano.

Creatività

Mettere a disposizione spazi nella città  (muri, edifici in decadimento, zone depresse) per esprimere la creatività dei giovani artisti attraverso la street art. Avviare percorsi creativi di gamification all’interno delle scuole o dei centri giovani. 

Giovani

Dare maggiore visibilità ai centri giovanili, sviluppare percorsi di peer tutoring e attività di scambio tra territori e creare reti per condividere esperienze, opportunità, seguendo l’esempio della rete Innesti di Medicina.

Sport

Rendere lo sport più fruibile e più accessibile nelle scuole e negli spazi organizzati della città anche attraverso eventi come “i giochi della gioventù”.

Servizi

Creare maggiori spazi autogestiti e centri giovani con iniziative che partono dal basso. Organizzare corsi e doposcuola nei centri giovanili in collaborazione con professori. “Aiuto compiti diffuso”: una piattaforma web dove i giovani volontariamente si mettono a disposizione per l’aiuto compiti. Creazione di spazi autogestiti dove si sensibilizza ai nuovi stili di vita green. 

Cultura

Istituire dei percorsi di educazione all’utilizzo critico dei social. Per potenziare la diffusione della cultura sarebbe utile creare un festival teatrale annuale su un tema specifico a cui partecipano giovani e compagnie amatoriali della zona. Creazione di un Festival della Cultura del Circondario. Promuovere Giornate dedicate alla cultura e alla scoperta dei luoghi storici con uso di biciclette e accompagnati da esperti. Per i servizi culturali garantire agevolazioni o gratuità come avviene per l’iscrizione alle società sportive. 

Divulgazione dei temi culturali attraverso i social e incentivare la cultura della strada, dalla strada. 

Mobilità sostenibile

Mappare la mobilità sostenibile. Incentivare l’utilizzo della bicicletta per andare a scuola grazie a crediti scolastici. Potenziare il collegamento dei bus tra i centri e frazioni. Per i più piccoli mettere a disposizione il ciclobus.  Accordo con la TPER per incrementare le corse e renderle accessibili e ecologiche. Incentivare l’utilizzo di monopattini o skateboard elettrici. Lanciare challenge green tra scuole per valorizzare le classi o scuole più sostenibili in base ai km percorsi dagli studenti. (Es. progetto “Classi riciclone” di Hera). Istituire un sistema di reso cittadino per vetro e plastica (come in Germania). 

Economia circolare

Sensibilizzare sulla diminuzione della produzione degli imballaggi. Eliminare il packaging di plastica dal materiale pubblicitario inviato per posta. Distributori di acqua nelle scuole. Rafforzare empori solidali con il recupero delle eccedenze (abbigliamento, articoli per la casa).